Dichiarazioni di Chengdu e mozioni congressuali. VII Congresso Internazionale di Slow Food

I rappresentanti della rete di Slow Food e di Terra Madre provenienti da 90 Paesi del mondo, riuniti in Congresso a Chengdu in Cina hanno votato anche la “Dichiarazione di Chengdu” e sei mozioni congressuali che rappresentano gli orizzonti comuni e i fronti dell’impegno internazionale di Slow Food:

I cambiamenti climatici, le nostre scelte alimentari, l’agricoltura che vogliamo

•  L’Africa di Slow Food e Terra Madre

La biodiversità, i saperi, le comunità e le culture tradizionali che vogliamo difendere e sostenere

I saperi indigeni, alleati chiave per affrontare le sfide globali

La trasmissione di saperi, l’accesso alla conoscenza, l’Università diffusa

La plastica negli ecosistemi del pianeta: una minaccia per il nostro cibo e la nostra salute

Le mozioni sono il frutto di un grande lavoro collettivo, del confronto coi delegati che hanno voluto proporre emendamenti, aggiunte e, anche, manifesti che sono il frutto del lavoro di rete a livello locale e regionale. È il caso del manifesto della rete sudamericana di Slow Food che pone l’accento sui beni comuni, gli elementi fondamentali per la vita delle comunità: una terra libera e viva, nelle mani dei contadini, delle donne e dei popoli indigeni; la difesa dell’acqua in quanto risorsa unica, fonte di vita e al servizio del bene collettivo; semi liberi e Sud America privo di colture transgeniche; cultura come base fondamentale, fonte di rafforzamento dell’identità ed elemento indispensabile dello sviluppo.http://www.slowfood.it/wp-content/uploads/2017/10/congresso3-480x308.jpgIl maggiore spazio dato alle istanze di tutti e al confronto con tutti i delegati indica che il cambiamento auspicato dal presidente di Slow Food è già in atto. Mai, nella storia dei precedenti congressi, così tanti delegati avevano avuto occasione per parlare, raccontare le esperienze delle loro comunità, le difficoltà che attraversano e i successi che li vedono protagonisti. Con questo congresso, invece, è successo, anche grazie a strategie di lavoro innovative. http://www.slowfood.it/wp-content/uploads/2017/10/Congresso5-480x319.jpgLa giornata del sabato, infatti, ha visto 30 tavoli di lavoro impegnati su 10 domande fondamentali per il futuro di Slow Food: da come trovare nuovi leader a come trasformare la comunicazione esterna, dalla raccolta fondi ai temi che Slow Food deve affrontare… I delegati sono stati divisi a gruppi di 10 e hanno discusso tutto il giorno proponendo soluzioni e portando esperienze personali. Il senso? Partire dall’oggi per costruire dal basso la strategia del futuro, condivisione e partecipazione, proporre soluzioni, dare a tutti la possibilità di parlare, interagire e incidere effettivamente sulle politiche dell’associazione.

 

 

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“I presìdi umbri a Montecatini”

Secondo incontro nazionale dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi

Lunedì 16 ore 9.30 – 17.30

Sala Regina – Terme Tettuccio

 

Dopo cinque anni dal primo incontro tra i cuochi dell’Alleanza, arriva questo attesissimo secondo convegno con cui chef e pizzaioli si impegnano a portare avanti la filosofia di Slow Food, in Italia e all’estero. 480 locali in Italia e 836 in tutto il mondo con ben 18 paesi che dopo l’Italia hanno sposato questo progetto, dalla Russia al Belgio, dall’Albania alla Francia e all’Uganda, tutte realtà accomunate dalla necessità di solidarizzare e sostenere chi conserva saperi e lavora con rispetto la terra, dalla necessità di aiutare la conservazione della biodiversità e lo sviluppo delle produzioni agroalimentari sostenibili e promuovere l’educazione dei consumatori.

Dalle ore 10 alle ore 18 sarà allestito anche il Mercato dei Presìdi Slow Food. Una numerosa rappresentanza degli oltre 280 Presìdi Slow Food attivi in Italia per un Mercato ricco di storie e tradizioni alle Terme Tettuccio di Montecatini. Formaggi, salumi, conserve, pani e quanto altro selezionato da Slow Food in oltre 15 anni di impegno per la salvaguardia della biodiversità. Si tratta di produzioni di piccola scala che rischiano di scomparire, valorizzano territori e recuperano antichi mestieri. Anche la nostra regione Umbria sarà presente a questo importante appuntamento. Di scena i nostri presìdi. La Fagiolina del lago Trasimeno con Flavio Orsini, la Roveja di Civita di Cascia di Adelino De Carolis e il Vinosanto affumicato dell’alta valle del Tevere con Claudio Ceccarelli.

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Per prepararci alla giornata di lunedì 16 ottobre (qui il programma completo degli eventi Slow Food a Montecatini dal 13 al 16 ottobre) con il Secondo incontro nazionale dei Cuochi dell’Alleanza, vi ricordiamo tre appuntamenti a tavola con tre cuochi diversi che ci presentano la propria tradizione gastronomica cucinando con i Presìdi Slow Food.

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La buona strada – Ripartiamo dal cibo

Un progetto concreto per ripartire, per ricominciare, per far tornare a vivere le comunità delle zone colpite dal terremoto della scorsa estate.

L’obiettivo è ambizioso: raccogliere tutti insieme 180.000 Euro per aiutare queste zone a ripartire.

Noi di Slow Food Italia abbiamo incontrato contadini, allevatori, sindaci e abitanti del nostro Appennino (alcuni li abbiamo intervistati, guarda la gallery) che tenacemente resistono e non vogliono lasciare i borghi e le attività, contando sulla ricostruzione e sulla nascita di nuove opportunità ma con parametri ben chiari: riconoscere il valore del territorio con le sue fragilità e le bellezze che vanno tutelate e garantite a partire dalle relazioni sociali e dal senso di comunità. Sin dal primo momento abbiamo pensato di creare qualcosa che riuscisse a mantenere un collegamento sostanziale e costante tra le quattro regioni colpite, dando così vita al progetto La buona strada. Ripartiamo dal cibo, che coinvolge appunto Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.

Con il vostro aiuto riusciremo nei prossimi mesi a finanziare:

• l’acquisto di un furgone attrezzato per le aree umbre e laziali circostanti a Cittareale, Accumoli, Amatrice e Cascia che venderà al pubblico i prodotti delle aziende agricole locali e delle altre regioni colpite dal sisma. Questo negozio mobile raggiungerà ogni giorno i comuni e le frazioni del territorio, oltre a partecipare alle iniziative di solidarietà a livello nazionale.

• l’acquisto di un caseificio mobile dotato di tutte le attrezzature necessarie che permetta a una ventina di allevatori abruzzesi, più precisamente del territorio aquilano, di riprendere la produzione lavorando direttamente il proprio latte.

• la realizzazione di un Mercato della Terra (i mercati agricoli di Slow Food) e l’acquisto di un negozio mobile a Comunanza, nelle Marche: favoriremo così l’approvvigionamento e la distribuzione dei prodotti locali a sostegno dei contadini e degli allevatori dell’area servendo più comuni e in alcune occasioni la zona costiera poco distante.

Dona anche tu, abbiamo poco tempo per farlo! Insieme ci sentiremo anche noi protagonisti di un piccolo cambiamento, della possibilità di alimentare piccole, ma importanti, speranze. E allora sì, che avremo un grande risultato.

Per DONARE ed altre info sul progetto clicca qui !

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