La Valnerina diventa “SLOW” – cena rimandata

ATTENZIONE!

Il Comitato promotore per la nuova Condotta Slow Food Valnerina si stringe intorno alla famiglia Bartolini per la dipartita del caro Emilio, nostro collega, collaboratore e soprattutto amico.
Emilio Bartolini è per la Valnerina il simbolo dell’olivicultura e dell’olio EVO da anni e per tale motivo non possiamo cominciare la nuova avventura di Slow Food in un momento così triste per il territorio. Siami quindi a comunicare che di comune accordo abbiamo deciso di rinviare a data da destinarsi la “Cena di presentazione della nuova Condotta Slow Food Valnerina” che si sarebbe dovuta tenere lunedi 27 giugno. Comunicheremo nei prossimi giorni la nuova data.

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Tutto pronto per la nuova Condotta Slow Food

Il 27 una grande cena per sostenere le attività di promozione del territorio

In partenza un nuovo importante progetto per la Valnerina: l’apertura di una Condotta Slow Food, l’associazione internazionale di eco-gastronomi che da oltre 30 anni si occupa di cibo, ambiente e produzione agro-alimentare.

La base operativa sarà tra Arrone e Ferentillo per abbracciare però tutta la valle in un’unica visione progettuale.

“Il concetto di rete è quello che ci guida – dichiara la futura responsabile Gina Vannucci – dobbiamo impegnarci a collaborare tra Comuni e tra aziende e anche tra cittadini, superando ogni campanilismo”.

La presenza di una Condotta Slow Food consentirà a tutto il territorio, da Sellano a Norcia alla cosiddetta Valnerina Ternana, di lavorare insieme e progettare la valorizzazione di prodotti, luoghi, aziende ed eccellenze.

“Quello che ci interessa di più – afferma Monica Petronio, presidente regionale Slow Food Umbria – è un approccio antropologico, prima che turistico: il territorio in primo luogo va conosciuto e interpretato dalle comunità che ci vivono. Insieme si analizza la situazione produttiva, le tradizioni a tavola e sui campi, si decide cosa valorizzare e come farlo. L’economia, anche quella turistica, si riattiva quando il legame con il territorio è forte e quando le scelte sono condivise”.

E davvero la Valnerina non manca di nulla: eccellenze produttive, aziende innovative, prodotti salvati dall’estinzione, i famosi Presìdi Slow Food: già sono registrati la Ricotta Salata e il Grano Saraceno della Valnerina per proseguire poi con le numerose specie animali e vegetali iscritte al registro regionale della Biodiversità.

Partendo dal Melangolo di Ferentillo, arancio amaro, prodotto di riferimento in tema di Biodiversità, che grazie agli studi del Cnr di Perugia e del PT3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria ha ripreso luce, fino a proseguire alla più recente iscrizione del Fagiolo di Rosciano (Arrone) si traccia una strada non solo di salvaguardia e tutela di un prodotto ma anche anche del suo territorio, la Valnerina, a cui il nuovo progetto Slow Food si ispira.

Grande è l’attenzione anche per quanto riguarda la produzione olivicola e il turismo dell’Olio, a partire da un olio EVO di eccellenza, espressione di un territorio con un’antica storia da raccontare, sulla quale si inseriscono tanti progetti innovativi, come quello dell’Istituto Nazionale delle ricerche turistiche (ISNART) con Unioncamere nazionale, promosso dalla Camera di Commercio regionale.

Segnali interessanti inoltre giungono dal ricambio generazionale nelle aziende storiche e dalla nascita di nuove aziende attive nel settore agricolo e in quello della ricettività, nuove realtà economiche che conciliano innovazione e tradizione.

Dunque, in bocca al lupo ai volontari di Slow Food e… via alle prenotazioni!

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