Slow Food Umbria non ha fatto mancare la sua presenza all’edizione 2025 di “Fior di Cacio”, la rinomata rassegna dedicata ai formaggi artigianali e alle eccellenze agroalimentari umbre che nel weekend appena trascorso ha popolato il suggestivo borgo di Vallo di Nera, incastonato nel cuore della Valnerina, contribuendo a valorizzare la biodiversità alimentare e la cultura del cibo di tradizione.
Tra laboratori del gusto, degustazioni guidate e incontri tematici, è stato messo in luce il lavoro di pastori, casari e agricoltori custodi di saperi antichi, compresa la mungitura o la preparazione della ricotta.
Con la guida del produttore Diego Calcabrina e dei maestri ONAF, particolare attenzione è stata rivolta ai formaggi a latte crudo, al pecorino specialmente, simbolo di una tradizione che resiste alla standardizzazione e che rappresenta un patrimonio culturale da tutelare, come recepito e rilanciato anche dal recentissimo Presidio Slow Food della Lumachella Orvietana.
L’iniziativa, inserita nel più ampio impegno di Slow Food Umbria per sostenere le comunità locali e favorire un turismo consapevole, che rispetti i tempi della natura e la dignità del lavoro agricolo, ha messo al centro non solo prodotti di qualità, ma anche storie di filiera corta, progetti di rigenerazione delle aree interne e percorsi di educazione al gusto.
“La presenza dell’associazione della Chiocciola – ha detto la sindaca, Agnese Benedetti – ci ha aiutato a ribadire l’importanza di un’agricoltura sostenibile, capace di creare valore economico e identità territoriale. Fior di Cacio si è confermata non solo una festa dei sapori, che ha richiamato estimatori e golosi, ma anche un momento di riflessione collettiva sulla direzione che vogliamo dare al nostro modo di produrre e consumare, riscoprendo il piacere della convivialità”.
