“Festivol Trevi tra olio, arte, musica e papille”. Mostra mercato e cena con i Presìdi  

Nel contesto della 28esima edizione di “Frantoi Aperti in Umbria” a Trevi l’arrivo dell’olio nuovo è celebrato con “Festivol Trevi tra olio, arte, musica e papille”, un intero weekend di degustazioni e concerti, ma anche trekking, appuntamenti dedicati a bambini e famiglie ed esperienze che arricchiscono il cammino con lo sguardo dell’arte, per imparare ad “abitare l’incolto” e a ritrovare nel passo un gesto di conoscenza condivisa. 

Doppio l’appuntamento con la Festa dei Presìdi che sabato 1° e domenica 2 novembre, dalle 9 alle 18, porta in Piazza Mazzini la mostra-mercato dei Presìdi Slow Food

Nella serata di sabato 1° novembre, inoltre, alle 19.30 la cena degustazione di Presìdi e tipicità locali all’Agriturismo “La Maestà” a Carpello di Foligno che sarà aperta dall’assaggio dei Presìdi Slow Food ospiti. Nel piatto la vellutata di sedano nero, la Roveja di Cascia in polenta con crema di funghi porcini, la fonduta di pecorino di Trevi con tartufo nero e il dolce Cuore Verde di Trevi della Chef Ledy Silva. Il tutto annaffiato dai vini da produzione biologica della Doc Spoleto e accompagnato da liquore Sedanino e caffè.

È possibile prenotare inviando un messaggio WhatsApp al numero telefonico 348.6007134. Il costo di partecipazione è 27 euro per i soci Slow Food, 30 per i non iscritti.

Di seguito il programma completo della due giorni:

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“Rigenerare territori, ripopolare comunità”. Agroecologia e neoruralismo come leve di sviluppo per le Aree Interne 

Due giornate di studio e confronto interdisciplinare, in programma giovedì 30 ottobre, dalle 9.30 alle 16.30, e venerdì 31 ottobre, dalle 9.30 alle 13, a Villa Paolina, sede CNR-IRET di Porano, dedicate alla rinascita delle Aree Interne tra Umbria e Lazio, dove il dialogo tra saperi antichi e nuove visioni di sostenibilità diventa occasione concreta per ripensare il rapporto tra uomo, territorio e comunità.

Rigenerare territori, ripopolare comunità” è il titolo di un percorso di approfondimento che mette al centro agroecologia e neoruralismo come strumenti di rigenerazione sociale, economica e ambientale. L’obiettivo è quello di indagare come pratiche agricole sostenibili, innovazione sociale e politiche territoriali possano intrecciarsi per restituire vitalità ai paesi dell’entroterra, contrastando lo spopolamento e valorizzando il patrimonio naturale e culturale locale.

Il workshop è organizzato in collaborazione con il Biodistretto Lago di Bolsena e si inserisce nel progetto AF4EU, dedicato alla rigenerazione territoriale e all’innovazione. Sarà questa l’occasione per condividere esperienze, rafforzare la rete delle comunità ed ascoltare esperti, tra questi anche il vicepresidente nazionale di Slow FoodFederico Varazi, in campo per costruire un dialogo tra mondi diversi ma complementari come quello della ricerca, dell’impresa, della cultura e della cittadinanza attiva.

Insieme per una riflessione collettiva sulle sfide e le opportunità che le Aree Interne rappresentano per il futuro del Paese: spazi dove sperimentare nuove forme di abitare, produrre e cooperare, in equilibrio con l’ambiente e le comunità locali. Perché rigenerare i territori significa restituire senso e valore ai luoghi, ripopolare le comunità vuol dire ricostruire legami, economie e orizzonti di vita condivisi. 

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Con Slow Food Alta Umbria al 45esimo Salone Nazionale “Bianco Pregiato” di Città di Castello

Città di Castello torna a celebrare uno dei simboli più preziosi del suo territorio: il Tartufo Bianco Pregiato, protagonista assoluto del 45esimo Salone Nazionale, appuntamento che richiama sempre appassionati, produttori e cuochi da tutta Italia. Sarà così anche venerdì 31 ottobre, sabato 1° e domenica 2 novembre. Dalle 10 alle 20, l’apertura delle varie aree espositive. Al Loggiato Gildoni, la mostra mercato delle eccellenza Slow Food del Centro Italia.

La Condotta Slow Food Alta Umbria porta nel cuore della manifestazione il progetto “Biodiversità in tavola: alla scoperta dei Presìdi e dei territori del Centro Italia“, un percorso esperienziale dedicato alla scoperta dei sapori autentici e delle storie che raccontano la ricchezza agroalimentare dell’Italia centrale.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici, promuovendo una cultura gastronomica basata su sostenibilità, qualità e condivisione. In linea con la filosofia di Slow Food, l’evento sarà un’occasione per riflettere sull’importanza di mangiare bene, giusto e pulito, favorendo l’incontro tra produttori, cuochi e visitatori in un clima di convivialità. Come sottolineano i promotori della Condotta Alta Umbria, “parlare di biodiversità significa raccontare persone, storie e territori che resistono al tempo, mantenendo vive tradizioni e saperi che rendono unico il nostro patrimonio alimentare“.

Durante i tre giorni del Salone, lo spazio Slow Food sarà animato da un ricco programma di degustazioni guidate, show cooking, incontri e laboratori del gusto, dedicati ai Presìdi e alle Comunità del cibo del Centro Italia. Ogni prodotto sarà raccontato attraverso storie, aneddoti e dimostrazioni pratiche, in dialogo diretto con i produttori. Tra le eccellenze umbre in vetrina il Mazzafegato dell’Alta Valle del Tevere, il Vinosanto da uve affumicate, la Fagiolina del Lago Trasimeno, il Sedano Nero di Trevi, la Lumachella Orvietana e la Fava Cottora dell’Amerino.

E non mancheranno i Presìdi delle regioni vicine: l’Anice Verde di Castignano, il Fico Lonzino e la Cicerchia di Serra de’ Conti dalle Marche fino al Caciofiore di Columella dal Lazio. Un viaggio sensoriale che mette in dialogo le diverse anime del Centro Italia, mostrando come la biodiversità alimentare sia una risorsa da tutelare e da gustare.

Cuore culturale dell’iniziativa sarà l’incontro dedicato a “Biodiversità e territori: esperienze e progetti a confronto“, una sessione aperta al pubblico in cui esperti, produttori e rappresentanti Slow Food condivideranno esperienze, progetti e buone pratiche di sostenibilità nelle filiere locali.
Un momento di dialogo che sottolinea la volontà di costruire reti e collaborazioni tra territori, rafforzando l’identità e il valore delle produzioni artigianali.


Il progetto è curato dalla Condotta Slow Food Alta Umbria e dalla Comunità dei Mille – Slow Food Umbertide, con il supporto di chef, tecnici ed esperti impegnati in attività di educazione e sensibilizzazione. Accanto ai Presìdi Slow Food, parteciperanno produttori locali come Burzigotti Tommaso (miele), Lo Zafferano di Francesco – Il Nido dei Pettirossi (ASAD), e l’Azienda Agricola Il Quadrifoglio di Ernesto Tiberi, custode dei formaggi a latte crudo della Valnerina.

Attenzione particolare sarà dedicata anche alla Comunità degli Olivi Originari dell’Alta Valle del Tevere, simbolo del legame profondo tra agricoltura, paesaggio e identità culturale. Con “Biodiversità in tavola”, Slow Food Alta Umbria porta al Salone del Tartufo non solo il gusto della tradizione, ma anche un messaggio: il cibo è un linguaggio di comunità, un atto di conoscenza e di rispetto per la terra e per chi la coltiva. Un invito a riscoprire la convivialità come strumento di incontro e consapevolezza, dove ogni assaggio diventa un racconto, e ogni prodotto un ponte tra passato e futuro.

Qui il programma dettagliato:

Per ulteriori informazioni:
www.biancopregiato.it

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