
Un palcoscenico di profumi, sapori e tradizioni, quello della 61esima Mostra Mercato del Sedano Nero, appuntamento clou dell’Ottobre Trevano, affiancato dalla storica Sagra del Sedano Nero e della Salsiccia, apertasi sabato 18 ottobre con tanto di gara di cucina tra gli Istituti Alberghieri di Spoleto, Assisi e Foligno, che per l’intero weekend celebra nel centro storico di Trevi, dove sventola la bandiera de “I Borghi più belli d’Italia” non solo un prodotto simbolo del territorio, riconosciuto come Presidio Slow Food, ma anche un modello di agricoltura sostenibile e di tutela della biodiversità.

Coltivato nella fascia delle Canapine tra la Flaminia e il Clitunno, il Sedano Nero di Trevi rappresenta, infatti, un’eccellenza agricola umbra coltivata da generazioni secondo pratiche tramandate nel tempo. La sua caratteristica colorazione scura, l’aroma intenso e il gusto deciso sono il frutto di una coltivazione attenta e di un legame profondo con il territorio. Slow Food è impegnata a garantire la tutela e la valorizzazione di questo prodotto da anni lavorando al fianco dei produttori per promuovere una filiera di qualità, rispettosa dell’ambiente e delle tradizioni contadine.

Durante le due giornate di festa, le vie e le piazze del borgo accoglieranno produttori locali e stand gastronomici, dove sarà possibile acquistare il Sedano Nero appena raccolto insieme ad altri prodotti agroalimentari umbri. Non mancheranno degustazioni e piatti tipici che esaltano la versatilità del sedano nero, come l’iconico abbinamento con la salsiccia, protagonista indiscussa della sagra. Oltre al gusto, la manifestazione offrirà momenti di convivialità, musica, incontri tematici e attività per famiglie e appassionati di cultura gastronomica.
Al taglio del nastro, accanto al primo cittadino, Ferdinando Gemma, al prefetto di Perugia, Francesco Zito, e ai produttori locali, era presente anche il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, che si è complimentato con produttori e organizzatori per l’impegno nel promuovere un’eccellenza tipica, coltivata secondo tecniche antiche e valorizzata sia in chiave agricola che gastronomica.
“Non dobbiamo perdere – ha detto – un’identità territoriale che è un valore per i trevani e per tutta l’Umbria. Avete fatto bene a unire le forze e dare vita a un Consorzio, perché nessuno si salva da solo: se non rendiamo unico e attrattivo il nostro prodotto, rischiamo di disperderlo. Vi faccio i miei complimenti, con la speranza che il prossimo anno potremo festeggiare il raddoppio dei produttori di sedano e la crescita del valore dell’olio. Bravi, e buon lavoro a tutti”.



















