
Città di Castello torna a celebrare uno dei simboli più preziosi del suo territorio: il Tartufo Bianco Pregiato, protagonista assoluto del 45esimo Salone Nazionale, appuntamento che richiama sempre appassionati, produttori e cuochi da tutta Italia. Sarà così anche venerdì 31 ottobre, sabato 1° e domenica 2 novembre. Dalle 10 alle 20, l’apertura delle varie aree espositive. Al Loggiato Gildoni, la mostra mercato delle eccellenza Slow Food del Centro Italia.
La Condotta Slow Food Alta Umbria porta nel cuore della manifestazione il progetto “Biodiversità in tavola: alla scoperta dei Presìdi e dei territori del Centro Italia“, un percorso esperienziale dedicato alla scoperta dei sapori autentici e delle storie che raccontano la ricchezza agroalimentare dell’Italia centrale.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici, promuovendo una cultura gastronomica basata su sostenibilità, qualità e condivisione. In linea con la filosofia di Slow Food, l’evento sarà un’occasione per riflettere sull’importanza di mangiare bene, giusto e pulito, favorendo l’incontro tra produttori, cuochi e visitatori in un clima di convivialità. Come sottolineano i promotori della Condotta Alta Umbria, “parlare di biodiversità significa raccontare persone, storie e territori che resistono al tempo, mantenendo vive tradizioni e saperi che rendono unico il nostro patrimonio alimentare“.
Durante i tre giorni del Salone, lo spazio Slow Food sarà animato da un ricco programma di degustazioni guidate, show cooking, incontri e laboratori del gusto, dedicati ai Presìdi e alle Comunità del cibo del Centro Italia. Ogni prodotto sarà raccontato attraverso storie, aneddoti e dimostrazioni pratiche, in dialogo diretto con i produttori. Tra le eccellenze umbre in vetrina il Mazzafegato dell’Alta Valle del Tevere, il Vinosanto da uve affumicate, la Fagiolina del Lago Trasimeno, il Sedano Nero di Trevi, la Lumachella Orvietana e la Fava Cottora dell’Amerino.
E non mancheranno i Presìdi delle regioni vicine: l’Anice Verde di Castignano, il Fico Lonzino e la Cicerchia di Serra de’ Conti dalle Marche fino al Caciofiore di Columella dal Lazio. Un viaggio sensoriale che mette in dialogo le diverse anime del Centro Italia, mostrando come la biodiversità alimentare sia una risorsa da tutelare e da gustare.
Cuore culturale dell’iniziativa sarà l’incontro dedicato a “Biodiversità e territori: esperienze e progetti a confronto“, una sessione aperta al pubblico in cui esperti, produttori e rappresentanti Slow Food condivideranno esperienze, progetti e buone pratiche di sostenibilità nelle filiere locali.
Un momento di dialogo che sottolinea la volontà di costruire reti e collaborazioni tra territori, rafforzando l’identità e il valore delle produzioni artigianali.
Il progetto è curato dalla Condotta Slow Food Alta Umbria e dalla Comunità dei Mille – Slow Food Umbertide, con il supporto di chef, tecnici ed esperti impegnati in attività di educazione e sensibilizzazione. Accanto ai Presìdi Slow Food, parteciperanno produttori locali come Burzigotti Tommaso (miele), Lo Zafferano di Francesco – Il Nido dei Pettirossi (ASAD), e l’Azienda Agricola Il Quadrifoglio di Ernesto Tiberi, custode dei formaggi a latte crudo della Valnerina.
Attenzione particolare sarà dedicata anche alla Comunità degli Olivi Originari dell’Alta Valle del Tevere, simbolo del legame profondo tra agricoltura, paesaggio e identità culturale. Con “Biodiversità in tavola”, Slow Food Alta Umbria porta al Salone del Tartufo non solo il gusto della tradizione, ma anche un messaggio: il cibo è un linguaggio di comunità, un atto di conoscenza e di rispetto per la terra e per chi la coltiva. Un invito a riscoprire la convivialità come strumento di incontro e consapevolezza, dove ogni assaggio diventa un racconto, e ogni prodotto un ponte tra passato e futuro.
Qui il programma dettagliato:
Per ulteriori informazioni:
www.biancopregiato.it



















